Sempre indietro, mai avanti

E dunque si torna al nucleare. Questa è la risposta del governo italiano alla sempre crescente domanda di energia, alla dipendenza dagli idrocarburi, al problema dell’inquinamento.
“Il nucleare è il futuro”. A me la parola ritorno non fa pensare di certo al futuro.

Mentre negli Stati Uniti si investe in modo massiccio sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico, noi ci limitiamo a sostituire una risorsa non rinnovabile ed in via di esaurimento – il petrolio, con un’altra altrettando scarsa, costosa e molto difficile da smaltire.
Costruire una centrale nucleare costa tantissimo (miliardi di euro)3, costa mantenerla e costa anche dismetterla quando ha terminato il suo ciclo di vita, perchè è tutt’altro che eterna. Richiede moltissima acqua per funzionare e ha il difetto di produrre scorie molto difficili da smaltire che rimangono radioattive (e quindi pericolose) per tempi lunghissimi. In pratica lasceremo alle generazioni future (ben oltre i nostri nipoti) tonnellate di scorie, nascoste alla bell’e meglio da qualche parte, sperando che non saltino fuori.
E poi le centrali nucleari sono pericolose. Certo, quelle di adesso molto meno di quelle di Chernobyl, ma comunque pericolose. Possono produrre danni quasi eterni, oltre ad uccidere tantissime persone. Oltretutto noi in Italia partiamo con una generazione di centrali già vecchia, la terza, quando esiste già una quarta generazione di centrali.

Per far funzionare una centrale nucleare serve l’uranio, e l’Italia ha meno uranio che petrolio. Quindi per la nostra energia dovremo sempre dipendere dalle importazioni, comprare da altri una risorsa le cui scorte sono limitate ed il cui prezzo crescerà, secondo le leggi del mercato, con l’aumentare della domanda. A pagare quel prezzo saranno sempre gli utenti, con le solite bollette.

In compenso l’Italia è il paese del sole, lo ha detto lo stesso Berlusconi più volte, ha vento e mari. Gratis e per sempre. E allora perchè per una volta non smettere di arrivare sempre tardi e puntare veramente sul futuro?
Risparmio energetico ed energia rinnovabile.
Produrre energia in modo pulito, più economico e da fonti inesauribile che sono lì a portata di mano. E’ un concetto così difficile, signor Berlusconi?

Dario Fo oggi su Repubblica.

Sì, viaggiare

La legge sulla fecondazione assistita costringe ad andare all’estero per procreare.
Le legge sulle cellule staminali costringe ad andare all’estero per guarire.
La legge sul sondino di Stato costringerà ad andare all’estero per morire.

Se Berlusconi ci teneva così tanto a rilanciare l’Alitalia, poteva dircelo senza girarci tanto intorno.

Caro Gilioli, forse ci sarà anche gente che andrà all’estero per non sentire la puzza.

Retro blogging

Sono uno che idealizza il passato, da sempre. Mai riuscito a fare a botte con qualcosa più vecchio di qualche mese, nemmeno fosse la peggior cosa mai successa.

Così mi sono messo in testa che devo recuperare 4 anni di post che si sono persi nel passaggio dal vecchio blog a questo.
Ho un file CSV che non riesco ad importare in WordPress, ma è già qualcosa.
Oggi mi sono ricopiato a mano qualche post, metedo dannatamente lento ma è bello rileggere cose di qualche anno fa.
Quattro anni significano molto nella mia vita, soprattutto questi ultimi 3-4. E di questi tempi, guardarsi un po’ indietro per capire come si è arrivati fino a qui, di certo non fa male.

Di cosa stiamo parlando in realtà?

E’ come quando arrivi in cima alla montagna, la vetta che ti eri prefisso quando la mattina ti sei alzato dal letto.
Hai il fiatone, le gambe rigide per la salita, i piedi che vorrebbero scalciare via gli scarponi. C’è il sole ma l’aria è fredda e ti sferza il viso con una forza che non è certo un benvenuto.
Sei solo e solo su te stesso riesci a concentrarti: fatica, freddo, dolore.
Poi sposti lo sguardo all’indietro, da dove sei venuto: il sentiero che si perde tanto lontano che non puoi vedere da dove sei partito, dove è casa tua.
E cominci ad accorgerti del panorama, splendido come solo una fatica così grande poteva meritare. Butti via il passato che zavorra e conservi i ricordi, è così che si va avanti senza perdere la strada.