Bye bye, Last.fm

E con oggi chiudo con Last.fm. Iscritto dal 2005, mi ha fatto ascoltare buona musica, scoprirne altra, condividere i miei ascolti con altre persone.

Da oggi però le cose cambiano, alcuni servizi diventano obbligatoriamente a pagamento. Non ci sarebbe niente da ridire, dopo tutto. Il web insegna che, in un modo o nell’altro, una minoranza di utenti deve pagare anche per quello che altri utenti hanno gratis. Però di solito chi paga ha qualcosa in più, sia esso un servizio, qualità migliore o altri privilegi. Invece Last.fm farà pagare tutti meno che gli utenti di Stati Uniti, Regno Unito e Germania, a loro dire il bacino di utenza più numeroso e attivo.
Insomma io dovrò pagare per avere quello che avevo già prima mentre per un mio pari inglese tutto rimarrà come prima, per il solo fatto che lui si collega dall’Inghilterra mentre  io dall’Italia. Poco importa se io ho per 4 anni ho permesso che loro tracciassero circa 20000 miei ascolti e magari l’inglesino ha suonato sì e no una quindicina di brani a casaccio.

Chiudo l’account e smetto di fare piaceri ai signori di Last.fm. Un utente in meno per loro.

** aggiornamento **

Ho scritto una mail a support@last.fm comunicando la mia intenzione di cancellare il mio account e in poche ore mi hanno risposto così:

Hi Enrico,

Sorry to hear you want to delete your account as there are still many free features on the website.

You can delete your account by heading over to http://www.last.fm/settings/account. From there, enter your password and confirm that you wish to delete your account and you should be done! You will be automatically logged out and unable to log back in providing it was successful.

Regards,
The Last.fm Support Team

Una volta entrato nel mio account ho dovuto reinserire la password e poi scegliere se cancellare la mia lista degli ascolti, le mie tag, o il mio profilo per intero. Un click ed era cosa fatta.

Lascia stare l’orgoglio

Se nel 2009, dopo anni a rincorrere la concorrenza, il tuo browser fa ancora pena con Javascript, forse è meglio che getti la spugna e ti concentri su altro.
Insomma (cara) Microsoft, buttati alle spalle Vista, adotta un browser che non costa nulla come Firefox o pagane uno dei tanti che ci sono in giro e vedi di fare un Windows 7 almeno decente, che quei poverini dei tuoi utenti hanno sofferto già abbastanza.

Perdere il treno

In un solo giorno Google con il suo nuovo browser Chrome si prende l’1% di mercato soprattutto a scapito di Internet Explorer e Microsoft tace.
Il web si usa sempre di più per farci girare applicazioni, Google è stata la prima a capirlo ed è al tempo stesso il motore di questa “rivoluzione”.

Firefox si adatta e regge bene il passo.  E’ già in sviluppo la versione 3.1 con un motore javascript nuovo di zecca che pare competere molto bene con quello incredibilmente veloce di Chrome.

E Microsoft? Forse perchè sta ancora cercando di convincere gli utenti che Vista è meglio di Xp, sul versante browser sembra aver esaurito le sue energie da quando vinse la guerra con Netscape; vittoria peraltro conseguita non per i meriti tecnici del software, ma con una spietata campagna di marketing sicuramente ricca di colpi bassi.

Explorer è vecchio, lento ad assimilare gli standard e le innovazioni che altri portano, sempre fanalino di coda anche nelle prestazioni in confronto agli altri.

Il futuro è sul web e Microsoft forse non l’ha ancora capito completamente (famoso il ritardo con cui comprese le potenzialità della rete quando questa cominciò a diventare popolare), ha deciso di dedicare le proprie energie in settori più proficui (Xbox) o proprio non ce la fa a starci dietro, obsoleta come Windows 95.

La Feltrinelli online

Feltrinelli ha lanciato, per ora in fase sperimentale, il proprio negozio online. E’ possibile navigare il vasto catalogo di libri, musica e film con la scontata spruzzata di web 2.0.

Quando cominceranno ad arrivare i contributi dei visitatori lettori potremo leggere recensioni dei titoli e parole chiave (tag) che gli utenti possono appiccicare ad ogni prodotto.
Avrei gradito molto poter importare la mia wishlist da aNobii e non ho ancora capito bene a cosa serva lo Scaffale. Buona la funzione di ricerca e la procedura di ordine.

Non credo che riuscirò mai a rinunciare al piacere di aggirarmi per gli scaffali pieni di libri, sfogliarne le prime pagine, saggiarne la consistenza, respirare felice il leggero odore di milioni di pagine fresche di stampa, ma oggi ho fatto il primo ordine, ben contento di poter utilizzare i punti della mia CartaPiù.

Buon Natale a me.

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