Ah, i tempi della scuola..
Sono sempre stato uno di quelli che pur studiando poco riusciva ad andare bene. Niente a che fare col genio, ma mi bastava stare attento in classe per memorizzare e capire.
Non ero certo l’unico a portare a casa dei bei voti e ricordo che oltre ai complimenti della maestra, potevo avvertire un misto di ammirazione e di invidia negli altri compagni. La maggior parte di noi bambini ci metteva impegno per essere bravo a suo modo, per quanto poteva. C’era persino un po’ di quello spirito di competizione che tanto ammiriamo negli altri popoli.
Poi arrivarono i tempi delle medie, dei bulletti, di una certa TV forse, e cominciò a circolare quella parola. Chiunque andasse al di là della sufficienza era uno sgobbone, dedito solo ai libri, uno sfigato capace solo di studiare fino all’esaurimento.
Non c’era spazio per l’intelligenza, per il senso del dovere, il saper sfruttare al meglio il proprio tempo e le proprie capacità .
Gli idoli della classe erano quelli che arrancavano verso la sufficienza, quelli che scatenavano le risate con le loro risposte fuori luogo, eroi quelli che copiavano e bastardi gli insegnanti che non riconoscevano il giusto valore all’arte della mediocrità e del sotterfugio.
Oggi vedo questo titolo su Leggo, carta di qualità scadente che la gente si ostina a leggere spesso come unica fonte di informazione con la scusa che “ci sono tutte le notizie più importanti”:
Mi chiedo quanto possano fare le leggi in un paese dove la cultura dell’eccellenza è praticamente inesistente e quotidianamente titoli così vengano letti da centinaia di migliaia di persone.
Magari il giornalista che ha scritto questo titolo, fosse stato un po’ più “secchione”, si sarebbe potuto almeno prendere la briga di consultare il dizionario, ma forse a scuola il dizionario lo usavo solo per nascondersi dietro all’ultimo banco e schiacciarsi dei solenni pisolini. O forse era anche lui uno di quelli che copiava nei compiti in classe.
Come può andare avanti l’Italia con una cultura dominante come questa? Chi paga le tasse è stupido, chi va bene a scuola è uno sfigato. Hai voglia a far piovere incentivi dallo Stato…
Ah dimenticavo, un’altra caratteristica dei secchioni è che si lamentano sempre che in Italia le cose vanno male.