Chi è numero primo e chi invece no

Ho letto le prime pagine e ho pensato: “carino”.
Poi ho continuato a leggere.
Poi ho guardato la foto dell’autore, e la sua biografia. Ho continuato a leggere.
Poi ho riletto la biografia dell’autore un attimo e ho continuato a leggere.
Ho finito il libro e ho pensato “bravino”. Ma tutto lì.

Pensavo fosse la mia inevitabile invidia per qualsiasi coetaneo che sembri combinare qualcosa di più del mio livello autoimposto, per quel faccino che sicuramente piace negli ambienti universitari.
“Forse sono io, guarda tutte ste recensioni”.

La solitudine dei numeri primi non emoziona e delude man mano che si procede nella lettura. Lascia mediamente indifferenti, ecco tutto. Se è stato il vostro unico libro dell’estate mi spiace, ma è legittimo essere incuriositi da tanto bailamme pubblicitario e da un premio Strega.

E scusate se ho dovuto aspettare che una vocina fuori dal coro desse anche a me il coraggio di dirlo pubblicamente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.