Credo di essere un padre entusiasta e motivato quanto basta, ma continuo a sentirmi del tutto inadeguato per una puntata intera dei Teletubbies.
Tengo botta per innumerevoli zompetti e risolini fino agli ultimi minuti, ma poi crollo inevitabilmente sui saluti finali annunciati dal malefico altoparlante che spunta da quell’odiosissimo prato.
I “ciao ciao” posso durare per quelle che sembrano ore e quando i nanetti rispuntano fuori di nuovo, richiamandoti da quella sonnolenza innervosita in cui eri precipitato, hai ormai buttato alle ortiche – sconfitto – ogni concetto di tempo che ti eri faticosamente costruito in tutti questi anni.