Succede che in un giorno un po’ uggioso ti trovi di fronte ad un sindaco, con la tua compagna bella come non avevi mai neppure sognato.
Negli ultimi tempi sei stato così tanto impegnato da non riuscire nemmeno a scrivere mezza riga su tutto quello che stava succedendo e in fondo poco importa.
Non te ne rendevi conto nemmeno tu. La tua vita normale che non voleva proprio saperne di rallentare un po’ e conciliare quella imprevedibile mole di preparativi era un piccolo miracolo quotidiano.
E così arrivi a quel giorno trafelato, stanco, distratto da dettagli.
Poi arriva lei e ti rendi conto che quello che stai vivendo non è un film, ma le voci attorno si attenuano fino a sparire come se davvero fosse una pellicola e improvvisamente gli unici messaggi del tuo corpo sono fiotti di sangue caldo. Paralizzato e stordito.
Che sorpresa, sei emozionato come non ricordi di essere mai stato: saliva, concentrazione – manca tutto quello che hai avuto fino ad un attimo prima.
La sua emozione gliela leggi in viso, la senti senza nemmeno doverti voltare verso di lei.
Gli istinti e le sensazioni sono deliziosamente banali – pensi – altrimenti non potrebbero spingere così bene il mondo, e tu non riesci a pensare ad altro che è bella da morire.
La stai sposando, te ne rendi conto solo adesso, dopo mesi di preparativi, di annunci, di burocrazia, di spese e l’emozione ti colpisce come una frusta giù per il collo, attraverso i ventricoli fino alla schiena, alle gambe.
Hai scelto bene le persone presenti e non hai pudori come pochissime volte nella tua vita. C’è qualcosa tutt’attorno che non si spiega ma si respira prima ancora di rendersene conto. Evviva.
E’ stato quasi due settimane fa e dura tutto ancora adesso, resiste al ritorno in città , alle routine quotidiane e a quel lavoro che nobilita sempre meno l’uomo e la donna. E’ un’euforia responsabile, difficile da spiegare e bellissima da vivere.
Adesso il perchè di questo mese in silenzio è spiegato.
(mrjive ha fatto pure qualche bella foto)