Anche il baseball americano aveva il suo Trapattoni, aveva un nome tra il mistico e il cartone animato ed è morto qualche giorno fa, lasciando anche una sfilza di frasi ormai celebri.
Categoria: baseball
Chi vince e chi perde
Morti che ballano
Comunque vada a finire questa stagione una cosa è certa: se Moneyball non fosse già uscito, gli Oakland Athletics di quest’anno meriterebbero che si dedicasse loro un film e Brad Pitt da solo non basterebbe a riempire il cast perchè gli attori principali sarebbe molti.
Spiegarlo è facile: prendete una squadra e datele il minor budget della lega, riempite lo spogliatoio di ragazzini al loro debutto in Major League, giocatori che le altre squadre non hanno voluto e un marziano piombato in California direttamente da Cuba che per farsi capire deve servirsi di un interprete perchè sa giocare a baseball, ma non ha mai imparato l’inglese.
All’inizio del campionato tutti scuotevano la testa, questa squadra sarebbe arrivata ultima, stretta com’era tra gli stellari Texas Rangers che lo scorso anno erano arrivati alle World Series e gli Angels che avevano fatto gli acquisti più clamorosi.
Poi le cose si sono fatte interessanti, tutti gridavano di sorpresa e guardavano con compassionevole benevolenza a questa squadra di simpaticoni che sembravano divertirsi un sacco.
Come prendere sul serio questi ragazzi che si prendevano a torte in faccia e si esibivano in sgangerati balletti ispirati, guarda caso, a Weekend con il morto?
Ma ora, a poche partite dalla fine della regular season, dopo aver perso i lanciatori migliori per infortuni e una squalifica, gli Athletics hanno vinto solo 3 partite in meno dei dorati Yankees, dove giocano praticamente tutte le stelle strapagate.
Tre partite su 162 sono niente, 55 milioni di dollari spesi per pagare i giocatori contro i quasi 200 degli Yankees invece sono un miracolo: questa squadretta di sbarbati e sfigati ha potenzialmente un piede nei playoff.
Difficile dire se ci arriverà davvero e soprattutto se abbia le armi per combattere alla pari nelle finali, dove tutto è diverso e il mestiere e l’esperienza giocano sempre un ruolo importante.
Sicuramente saranno in molti a ricordare, nelle prossime stagioni, questo formidabile 2012 degli Oakland Athletics e ci sarà più di un padre che racconterà la parabola di questa Armata Brancaleone che arrivò così in alto con così poco.
Conti alla rovescia
Ridendo e scherzando, ricomincia il campionato di Major League Baseball.
Sarà anche noioso…
Le gemme di luglio