I dettagli in un blister

Basta un piccolo viaggio al di là delle Alpi, a pochissime ore di viaggio dall’Italia, per notare le piccole e grandi differenze che ci sono tra noi e gli altri europei.
Per molti aspetti andare a Vienna è un po’ come sognare ad occhi aperti: verde pubblico, strade pulite, beni storici valutati come si deve, musei ben gestiti, trasporti pubblici che funzionano e poco traffico. Senza contare i commercianti mediamente molto più onesti dei nostri, soprattutto quando si parla di centro città, dove il confronto è impari.
VI può succedere ad esempio di andare in uno dei ristoranti più rinomati della città, in pienissimo centro e pagare una cifra che qui a Milano ti aspetteresti in pizzeria.

Ma, parafrasando De Gregori, è dai piccoli particolari che si giudica, ed ecco qui cosa vendono allo shop del bellissimo Albertina Museum:

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(Sì, è proprio l’action figure di Van Gogh, con tanto di pennelli, cavalletto e dipinto!)

Sottoscrivo

C’è di nuovo la guerra.
Vanno bene  la crisi, Obama, le scorte di gas, Beckham al Milan e il lodo Alfano, ma a Gaza ci sono già stati più di 700 morti.
Tanti erano bambini, quasi tutti persone comuni e non terroristi.
In fondo la conta dei morti fa poca impressione, sono decenni che israeliani e palestinesi si massacrano senza che noi ne capiamo granchè delle loro questioni.
E poi è un argomento spinoso, se osi mettere in discussione le scelte di Israele rischi di passare per un terrorista antisemita.
Essere critici nei confronti della politica di Israele non significa necessariamente essere anti-israeliani nè tantomeno antisemiti, così come criticare il governo Berlusconi non fa di me nè un anti-italiano nè un estremista di sinistra.

Comunque lascio quasi tutta la responsabilità di commentare la faccenda a due post di Leonardo: uno e due con cui concordo quasi in toto.

La gara dei centimetri

A Milano sono caduti 40 centimetri di neve, noi ne aspettavamo 20-25.

Così il sindaco Letizia Moratti ha giustificato lo stato pietoso in cui versa oggi Milano: spazzaneve latitanti, neve non spazzata sui marciapiedi, macchine e pedoni che si arrangiano col fai da te.
Stasera alle 19 qui a Porta Romana sembrava di essere in Alaska, con l’aggiunta che alcune vie erano pure senza illuminazione.

E’ questa la capitale europea che hanno in mente i promotori dell’Expo?