Restauri

La Stazione Centrale di Milano è tutta un cantiere che freme in vista dell’imminente inaugurazione dell’ Alta Velocità Milano – Bologna.
Ieri, passando per una Galleria delle Carrozze ancora sottosopra, tra operai, rumori e clangori , ammiravo le pietre ripulite come se fossero appena state posate ed ho pensato che è così che doveva essere quando il governo fascista la costruiva negli anni ’20 per celebrare il proprio fasto.
“La mia fantasia storica” – ho pensato – “E’ come essere tornati indietro nel tempo di 80 anni”.

Poi realtà e fantasia si sono avvicinati troppo.
Ho preferito smettere di fantasticare.
Ho affrettato il passo su per le scale ignorando il resto dei cantieri e mi sono concentrato sul tabellone delle partenze. Avevo i brividi, ma sarà stato perchè faceva molto freddo, ieri.

Il cortiletto

Torno ancora una volta sulle elezioni USA. Non appena certo del risultato, McCain si è complimentato con l’avversario e si è detto disposto a collaborare con quello che è anche il suo presidente per risollevare l’America dalla crisi.
Inevitabilmente la mente è andata alle nostre ultime elezioni politiche, e poi anche a quelle prima e quelle prima ancora. Ho cercato disperatamente nei nostri politici almeno una parte di questa correttezza, senso del ruolo e responsabilità.
Inutile dire che ho trovato ben poco di tutto questo. I nostri politici qui sono rimasti alle baruffe da prima liceo tra rossi e neri, pariolini e resto del mondo, romanisti e laziali, tifosi dell’amatriciana contro quelli della polenta.

I commenti, e ne sono prova le notizie degli ultimi giorni con i commenti di Berlusconi (presidente del Consiglio) e Gasparri, sono al livello di caserma o di un Bar Sport qualunque oltre che offensivi verso un paese nostro alleato a cui il governo suddetto non ha mai lesinato elogi in ogni situazione.

Adesso ci si fanno i dispetti con i cartelloni, così si litiga ancora un po’ su chi ha cominciato prima e non si parla di cose serie, perchè per rimboccarsi le maniche con un minimo di serietà c’è sempre tempo, domani.

E intanto l’America va avanti…

Il meglio dei due mondi

Per chi si stava ancora chiedendo se fosse peggio essere governati dai fascisti o dai mafiosi ecco la soluzione: Marcello Dell’Utri.

Eletto nonostante una condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa e una condanna in Cassazione per frode fiscale, da perfetto mafioso definisce “eroe” Mangano per aver saputo tenere la bocca chiusa.

Poi definisce l’antifascismo “obsoleto” e dice che ai tempi del Duce lo Stato era “più presente”, come non lo spiega.