Gestire un iPod senza iTunes

Se, nonostante tu abbia un Mac, non vuoi o non puoi usare Itunes, Floola è una buona soluzione per trasferire i file sul tuo iPod.

Ho ormai regalato i miei vecchi iPod (un Nano secondo generazione e un vetusto ma sempre comodo iPod Shuffle primissima generazione) ai miei figli, che continuamente mi chiedono di aggiungere canzoni ai loro dispositivi.

Sincronizzare i dispositivi con una libreria iTunes era scomodo e mi limitava ad usare sempre e solo un computer per trasferire la musica, dovendo oltretutto prima importare i brani selezionati.

So di non essere il primo a trovare iTunes poco simpatico e così scomodo da usare da essere considerato una inspiegabile anomalia nell’ecosistema Apple, così mi sono messo alla ricerca di qualcosa di alternativo che mi permettesse di fare una sola cosa: mettere le canzoni sull’iPod senza fare troppi passaggi e soprattutto con qualsiasi computer avessi a portata di mano.

Floola fa proprio questo, anche se per amor di giustizia occorre aggiungere che fa molte più cose del semplice trasferimento di canzoni.
E’ un music manager neanche troppo minimale, con tanto di convertitore istantaneo e una gestione della libreria semplice come volevo io.

Facendo una veloce ricerca su Internet potrete trovare diverse alternativa, ma Floola è multipiattaforma: Windows, Linux e Mac.
La versione attuale è ferma al 2012, ma durante i miei utilizzi ha sempre funzionato bene ed è veloce: questo permette di esaudire in fretta la voglia di Occidentali’s Karma dei vostri figli e riprendere ad ascoltare la vostra playlist 90’s grunge hits.

P.S.
Youtube-dl è un altro grande alleato della tranquillità di ogni genitore moderno.

La playlist del senso di colpa

I Metallica, tanti tanti anni fa

Per colpa di una citazione in un cartone animato, Matilde e Niccolò si erano incuriositi di Michael Jackson e il piccolo Montessori che è in me ha avuto, dopo giorni di premeditazioni, l’idea di andare a cercare su YouTube qualche video che sintetizzasse il divo del pop agli occhi di due bambini in età prescolare.

Abbiamo visto Smooth Criminal in videoclip e poi la versione live, che ha riscosso talmente tanto successo da richiedere ripetuti bis.

Passate le prime risate per i contorcimenti dei due ballerini, un senso di malessere, inspiegabile quanto crescente, mi ha preso a metà strada tra il cuore e lo stomaco. Nel frattempo Michael Jackson stava ancheggiando sul palco del Super Bowl 1993.

Ho approfittato di un momento di calo dell’attenzione per cercare velocemente un live del 1992 dei Metallica e senza tanto rendermene conto eravamo già al ritornello di Enter Sandman.

Scommetto che in una qualche lingua – probabilmente il tedesco, esiste una lunga parola che descrive questo fenomeno.
E sicuramente qualche algoritmo di profilazione dei miei gusti musicali si starà grattando la testa , più perplesso dei miei figli.

Bye bye, Last.fm

E con oggi chiudo con Last.fm. Iscritto dal 2005, mi ha fatto ascoltare buona musica, scoprirne altra, condividere i miei ascolti con altre persone.

Da oggi però le cose cambiano, alcuni servizi diventano obbligatoriamente a pagamento. Non ci sarebbe niente da ridire, dopo tutto. Il web insegna che, in un modo o nell’altro, una minoranza di utenti deve pagare anche per quello che altri utenti hanno gratis. Però di solito chi paga ha qualcosa in più, sia esso un servizio, qualità migliore o altri privilegi. Invece Last.fm farà pagare tutti meno che gli utenti di Stati Uniti, Regno Unito e Germania, a loro dire il bacino di utenza più numeroso e attivo.
Insomma io dovrò pagare per avere quello che avevo già prima mentre per un mio pari inglese tutto rimarrà come prima, per il solo fatto che lui si collega dall’Inghilterra mentre  io dall’Italia. Poco importa se io ho per 4 anni ho permesso che loro tracciassero circa 20000 miei ascolti e magari l’inglesino ha suonato sì e no una quindicina di brani a casaccio.

Chiudo l’account e smetto di fare piaceri ai signori di Last.fm. Un utente in meno per loro.

** aggiornamento **

Ho scritto una mail a support@last.fm comunicando la mia intenzione di cancellare il mio account e in poche ore mi hanno risposto così:

Hi Enrico,

Sorry to hear you want to delete your account as there are still many free features on the website.

You can delete your account by heading over to http://www.last.fm/settings/account. From there, enter your password and confirm that you wish to delete your account and you should be done! You will be automatically logged out and unable to log back in providing it was successful.

Regards,
The Last.fm Support Team

Una volta entrato nel mio account ho dovuto reinserire la password e poi scegliere se cancellare la mia lista degli ascolti, le mie tag, o il mio profilo per intero. Un click ed era cosa fatta.

Gestazioni: Blonde Redhead

Se tutto va bene, avremo presto un nuovo album dei Blonde Redhead che, anche se un po’ incanutiti, non sembrano avere segni di cedimento:

Friends, Sorry we’ve been a bit out of touch. We’ve been really busy, locked away writing for our new album. We’re really excited about what we’ve been doing! At the end of April however, we’re coming out for one quick show in Virginia. If you’re able, we hope some of you can make it.